PALMIERI MASSIMO
Capítulos de libros
Título:
Dal Decameron di Boccaccio a quello di Pasolini
Libro:
Adilli, escritura e imágenes
Editorial:
UADER
Referencias:
Lugar: Paraná; Año: 2014; p. 423 - 428
Resumen:
Boccaccio, nel suo Decameron letterario del XIV secolo, aveva ritratto una società che si formava con ottimismo, dopo essere sfuggita alla peste, anzi, proprio sulla base della sfida al morbo fatale costruiva il suo modo nuovo di raccontarsi e sostenere i suoi valori. Pasolini oltre sei secoli dopo utilizza uno strumento sublime come Il Decameron, nato per celebrare la nascita di una società nuova, per dichiararne la morte e celebrarne il funerale attraverso un?estetica della provocazione e dell?osceno. L?estetica cinematografica di Pasolini ci presenta personaggi primitivi e attraverso il grottesco delle loro espressioni e la volgarità dei loro gesti rappresenta la denuncia di una società della comunicazione di massa che condanna all?omologazione la cultura popolare privandola della propria dignità e originalità. Il presente lavoro vuole mettere a confronto due visioni della società e due codici comunicativi lontani e al tempo stesso prossimi. Lontani nel tempo e nella forma ma prossimi nella capacità di fornirci sguardi illuminanti su una società in trasformazione partendo da una visione estetica della vita. Nel Decameron originale del Boccaccio e nella versione filmica di Pasolini possiamo cogliere aspetti di grande profondità a volte spietati ma sempre lucidi e di grande qualità che riescono a risvegliare senza dubbio la capacità critica ed insieme farci godere del bello dato da due forme artistiche tanto diverse quanto stimolanti.