La piazza come centro dell'anima

Studi Italiani IV

Babel

Lugar: Córdoba; Año: 2014; p. 271 - 278

Nel animato ambiente della rivista ?La Voce? (1908-16) fondata da Giuseppe Prezzolini e da lui diretta fino al 1914, confluì e collaborò, un gruppo di giovani intellettuali tra cui Dino Campana, provenienti dalle più varie parti d?Italia, tutti nati negli anni ottanta del secolo XIX. Questi autori si espressero in un nuovo stile, un nuovo genere di letteratura che viene detta "di frammento" perché ritengono che è l'unica forma per esprimere se stesso e il proprio disagio esistenziale e culturale. La costante principale del frammentismo vociano è una prosa antinarrativa da forte lirismo e quindi molto vicina stilisticamente alla poesia. La figura di Dino Campana, è al centro da alcuni anni da una considerazione più attenta da parte degli studiosi di letteratura. Nei suoi Canti Orfici e altri scritti è possibile rintracciare l?eredità carducciana e dannunziana così come le tracce dei simbolisti francesi, ma la sua modernità è già presente nel titolo dove l¡aggettivo orfico sta a sottolineare la componente di sortilegio, di magia, di capacità evocativa che ha la parola poetica, che sola può strappare al disordine delle cose un bagliore di luce. Questo modo di avvicinarsi alle cose si palesa in Campana attraverso l'alternarsi di prosa e poesia dove la prosa prende un andamento lirico-narrativo. Canti Orfici e altri scritti è una raccolta di cui fa parte Piazza Sarzano una poesia in prosa appartenente a Varie e frammenti, testo sul quale faremo alcune considerazioni..