La poetica dell'umorismo: il contrasto tra apparenza e realtà

CEBALLOS AYBAR, NORMA R, EN COAUTORÍA

Córdoba

Congreso; Congreso Internacional "Pirandello Uno e Due"; 2012

Facultad de Lenguas - Univ. Nacional de Córdoba - Instituto Italiano de Cultura de Córdoba

Nel suo saggio sull?Umorismo Pirandello fa la distinzione tra apparenza e realtà, forma e vita, maschera e volto. Quindi è la contradizione tra le forme esterne e l?interiorità della vita privata degli individui e nello stesso tempo pone in evidenza il modo in cui l?apparente ?compagine dell?esistenza quotidiana? sia ?priva di senso, priva di scopo? in quanto nasconde la verità. Questa maschera è l?aspetto esteriore dell?individuo. Il personaggio è condannato a recitare sempre la stessa parte senza possibilità di mutare la propria maschera. Si produce la disintegrazione física e spirituale dell?uomo che deve adeguarsi alle convenzioni imposte dalla società assumendo quindi una maschera o per propria volontà o perché così e visto e giudicato dagli altri. Realtà oggettiva che è esterna all?uomo e apparentemente uguale per tutti, e realtà soggettiva, che è la particolare visione che coglie l?individuo negli aspetti che sono generalmente propri al momento che sta vivendo e alla sua condizione sociale. No esiste dunque una realtà oggettiva, ma una realtà soggettiva che a contatto con la realtà degli altri, si disintegra. L?esempio più appropriato della frantumazione dell?io, che mette in evidenza il contrasto tra apparenza e realtà è il romanzo Uno, nessuno e centomila, opera su cui tenteremo di analizzare il concetto d?umorismo attraverso la riflessione che ?genera il sentimento del contrario, di non saper più da qual parte tenere, la perplessità, lo stato irresoluto della coscienza?.